Chiesa di San Girolamo della Certosa di Bologna

3DVirtualSpace presenta il Tour Virtuale 3D con realtà aumentata e intelligenza artificiale della chiesa di San Girolamo della Certosa di Bologna.

Da anni la chiesa di San Girolamo della Certosa, uno dei gioielli artistici della città, è oggetto di importanti e continui restauri atti a valorizzare il suo fascino e il suo valore architettonico-storico-artistico.

Ciò grazie a donazioni di privati cittadini ed enti pubblici e all´impegno infaticabile del suo rettore

Padre Passionista Mario Micucci.

Per rendere possibile a tutti, anche a chi non ne ha la possibilità, di ammirare di persona questo grande patrimonio artistico e culturale di inestimabile valore è stato realizzato ora un VIRTUAL TOUR 3D innovativo.

Per chi volesse sostenere concretamente i continui lavori di restauro che necessita la chiesa, abbiamo messo a disposizione un link all´interno del virtual tour per le donazioni.

Il gemello digitale, realizzato con la tecnologia Matterport 3D ad alta definizione, permetterà agli utenti di immergersi in modo realistico all’interno della chiesa, ammirandone le tele, gli affreschi, le statue e gli altri tesori artistici (anche quelli non piú presenti, attraverso sovrapposizioni virtuali).

Sarà possibile esplorare ogni angolo della chiesa, zoomare sui dettagli e conoscere la storia del luogo grazie a contenuti informativi e multimediali.

E’ una nuova forma di narrazione, che permette di raccontare una storia in modo coinvolgente e interattivo.

É stata utilizzata l’intelligenza artificiale per video, immagini, suoni e musica creando un’esperienza immersiva che permette di vivere la chiesa in modo nuovo, diventando cosí un luogo virtuale condiviso, in cui le persone possono interagire tra loro utilizzando avatar 3D personalizzati.

Benvenuti nel Metaverso!

Il progetto, realizzato da 3D Virtual Space di Bologna in collaborazione con MPSkin di Bolzano e con Alberto Martini, che ha dato vita al beato Niccolò Albergati per raccontare le storie della chiesa, é stato presentato in una conferenza stampa il 28 novembre 2023 alle ore 11:00 presso la Sacrestia della chiesa.

Alla presentazione sono intervenuti:

Mons. Stefano Ottani Vicario Generale per la Sinodalità dell’Arcidiocesi di Bologna
P. Mario Micucci rettore Padre Passionista della chiesa
Massimo Rossi di 3D Virtual Space
Prof.ssa Antonella Mampieri storica dell’Arte
Prof.ssa Vera Fortunati storica dell’Arte
Ginetto Campanini regista

La chiesa di San Girolamo e il cimitero della Certosa, sorgono su una vasta area dove fin dal V° secolo a.C. era collocata una delle necropoli dell’antica Felsina, i cui resti furono rinvenuti durante gli scavi archeologici del XIX secolo. Alla chiesa di San Girolamo si accede dal lato orientale del cortile d’ingresso del cimitero. L’attuale planimetria, dalla forma di tau (T) rovesciata, è il risultato di ampliamenti cinquecenteschi che aggiunsero, alla primitiva chiesa trecentesca, un transetto a due campate sviluppato sul lato di facciata, collocato quindi a rovescio rispetto a quella che era la norma.

La navata, formata da due campate e abside quadrate, è coperta da crociere costolonate e separate da archi acuti, impreziositi da decorazioni quattrocentesche. Nel transetto, a destra e sinistra, si aprono le cappelle cinquecentesche di San Bruno e di San Girolamo. Risale probabilmente alla prima meta del XV secolo la costruzione di tre cappelle addossate lungo il fianco settentrionale, all’esterno della chiesa: la Cappella di S. Antonio Abate poi di S. Giuseppe, la Cappella di S. Bernardino o della SS. Annunziata e la Cappella delle Reliquie. Esse formano un corpo unico con l’edificio, condividendone i particolari dell’esterno e il medesimo tipo di copertura; una quarta cappella ad uso di sacrestia fu aggiunta dopo l’inaugurazione della chiesa. La facciata medievale, in mattoni a vista e affiancata dal piccolo campanile trecentesco, è coronata da un motivo di archetti trilobati in cotto su colonnine pensili; vi si aprono grandi finestre circolari che sostituiscono le originali monofore archiacute. Essa risulta parzialmente nascosta dal loggiato che delimita il cortile d’ingresso. Questo fu ampliato nel 1768 con il monumentale ingresso a cinque arcate di ordine tuscanico, opera dell’architetto Gian Giacomo Dotti e ultimo importante intervento di architettura. Settecentesche sono anche le ventitrè arcate del portico di ponente (che si interrompono davanti all’ingresso della chiesa) e le prime tredici del portico di levante: il resto del loggiato è ciò che resta del chiostro quattrocentesco.

Al 1611 risale la realizzazione del campanile maggiore della chiesa, costruito dall’architetto Tommaso Martelli su incarico dei padri certosini, andandosi ad aggiungere al piccolo campanile trecentesco, divenuto insufficiente. Alto circa cinquanta metri, con base quadrata e cortina di laterizio a vista, il campanile è suddiviso in quattro livelli separati da cornici marcapiano. Nel livello inferiore, con larghe paraste angolari, si aprono finestre rettangolari su due lati; negli altri tre piani, con paraste binate di ordine dorico, ionico e composito, si aprono grandi archi ciechi a tutto sesto, nei primo e secondo piano, mentre nel terzo bifore di tradizione quattrocentesca con colonnine in pietra da taglio e oculi circolari nei timpani. La torre è coronata da una cornice composita e sormontata da balaustrata e coppie di pinnacoli, in corrispondenza delle paraste, sulle quali si imposta la piramide della guglia.

Ora si può visitare la chiesa di San Girolamo a qualsiasi ora e da qualsiasi parte del mondo

Buona visione!

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